L’instabilità di caviglia è una condizione in cui il paziente avverte frequentemente cedimenti e mancanza di equilibrio, specie quando cammina o corre su terreni irregolari, a causa di precedenti distorsioni o rottura di legamenti esterni oppure delle alterazioni patologiche all’interno dell’articolazione. Il trattamento chirurgico è proposto in questi casi solo a quei pazienti che lamentano instabilità cronica, non risolta dopo almeno tre mesi di fisioterapia.
L’instabilità di caviglia è una condizione in cui il paziente avverte frequentemente cedimenti e mancanza di equilibrio, specie quando cammina o corre su terreni irregolari, a causa di precedenti distorsioni o rottura di legamenti esterni oppure delle alterazioni patologiche all’interno dell’articolazione. Il trattamento chirurgico è proposto in questi casi solo a quei pazienti che lamentano instabilità cronica, non risolta dopo almeno tre mesi di fisioterapia.
La sindrome da meniscoide, detta anche sindrome da conflitto della caviglia, è caratterizzata da una limitazione articolare che si manifesta come effetto di una divergenza meccanica fra le strutture ossee o fibrose. È spesso associata a ripetuti traumi distorsivi o microtraumi a distanza anche di tempo e per questo molto presente come disturbo negli atleti, in particolare nelle danzatrici. Questa patologia viene trattata sempre con l’ausilio di terapie conservative e fisioterapia.
Quando, a seguito di uno o più traumi, ci troviamo in presenza di un paziente affetto da artrosi alla caviglia (condizione che limita in maniera decisiva le funzionalità motorie), è consigliabile ricorrere all’innesto di una protesi. Dopo anni di ricerche e sviluppi in questo campo è ormai chiaro quali siano gli ingredienti per una protesi di successo: il risparmio del “bone-stock”, ossia dell’osso del paziente e la necessità di ottenere una caviglia in asse al termine della procedura, per garantire stabilità e funzione. Tutti i disegni protesici vincenti, pertanto, tendono a risparmiare osso (protesi resurfacing) innestandosi e ricreando il più possibile la forma della caviglia originaria.