Le malattie degenerative della cartilagine articolare hanno un forte impatto sociale, influendo in modo significativo sulla qualità della vita.
L’artrosi infatti si classifica tra le prime 10 cause di disabilità nel mondo, colpendo circa il 10% della popolazione adulta e oltre il 50% delle persone che superano i 60 anni di età.
Negli ultimi decenni sono state proposte diverse soluzioni non invasive di discreto successo per il trattamento del dolore, per il miglioramento della funzionalità articolare e per modificare il corso delle degenerazione cartilaginea.
Questo è proprio l’assunto teorico da cui parte la medicina rigenerativa: curare a livello naturale i tessuti lesionati, al fine di ritardare il più possibile l’approccio chirurgico.
Questo scopo viene perseguito attraverso l’utilizzo di tre diverse tecniche: infiltrazioni di acido ialuronico, trattamenti al plasma (P R P) e trapianti di cellule mesenchimali.