Protesi e approccio Fast Track

La protesi al ginocchio viene impiantata quando l’articolazione che unisce femore e tibia si danneggia in modo irrimediabile e in presenza di artrosi. Tra i fattori che favoriscono lo sviluppo di infiammazioni croniche al ginocchio, spiccano: l’età avanzata, l’obesità, un trascorso di infortuni e operazioni di rimozione del menisco, secondo i metodi chirurgici più utilizzati nei decenni passati.

Con la sua applicazione, si mira a ripristinare una certa mobilità articolare e ad alleviare la sensazione dolorosa, che caratterizza le lesioni gravi del ginocchio. L’intervento di protesi al ginocchio è invasivo e richiede una riabilitazione appropriata, ma i risultati sono più che confortanti. Il paziente, infatti, può tornare a condurre una vita normale, senza particolari limitazioni.

Un protocollo innovativo per l’intervento al ginocchio è l’approccio Fast Track, che permette di ridurre la degenza ospedaliera da 7-8 giorni a 2-3 giorni.

Ma cos’è in concreto il Fast Track?

È una tecnica di gestione medica e chirurgica che sfrutta tutte le evidenze scientifiche recenti per diminuire lo stress chirurgico, utilizzando approcci meno invasivi e soprattutto controllando al meglio le perdite di sangue e dolore. In questo modo i tempi di riabilitazione procedono in modo più spedito, con il paziente che è in grado di camminare già il giorno dell’impianto della protesi e di poter fare delle scale il giorno dopo l’intervento.

Il metodo di recupero rapido Fast Track rappresenta il futuro nella gestione perioperatoria della protesi al ginocchio.

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