Infiltrazioni di monociti contro le tendinopatie croniche del piede e della caviglia

Infiltrazioni di monociti contro le tendinopatie

Infiltrazioni di monociti contro le tendinopatie croniche del piede e della caviglia

Le infiltrazioni di monociti possono essere considerate una valida  alternativa al PRP e alle cellule del tessuto adiposo. Il loro campo d’azione ideale è il trattamento delle tendinopatie: scopriamo insieme come e perché.  

Ventisei ossa, 33 articolazioni e più di 100 tra muscoli, tendini e legamenti. Questi numeri possono aiutarci a fornire un’idea di quanto affascinante, ma allo stesso tempo complessa e funzionale per i molteplici ruoli che le vengono assegnati sia l’articolazione del piede.

Una struttura certamente fragile, dove un semplice fastidio plantare può interferire nel più ampio insieme, complicando la vita di ogni giorno. E proprio in questo articolo, parleremo di una delle cause più comuni e frequenti di dolore al piede: la tendinite.

Che cos’è la tendinopatia?

Si definisce tendinite o tendinopatia un’infiammazione a carico di uno o più tendini,  le strutture fibrose di tessuto che hanno la funzione di ancorare un muscolo all’osso permettendo il movimento articolare. La tendinopatia è comunemente una condizione patologica dovuta al fallimento del normale meccanismo di guarigione tendinea,  che porta di conseguenza ad una degenerazione del tendine. Le cause possono di solito essere rinvenute in:

  • un uso intensivo e stressante dell’articolazione, definiti anche come microtraumi ripetuti;
  • un’anomala risposta microvascolare con conseguente ridotto flusso di sangue al tendine. A questa condizione, soggiace un ridotto apporto di ossigeno e nutrienti, rallentando i processi riparativi e favorendo quelli degenerativi.
  • possibili patologie sistemiche e di costituzione, come ad esempio sono l’artrite reumatoide, l’insufficienza renale, la gotta, l’ipercolesterolemia. Questi problemi possono essere i risultati di dismetrie degli arti, anomalie delle curve del rachide, varismo/valgismo articolare.

Il sintomo principale che di solito si accompagna alle tendinopatie è il dolore nella zona del tendine leso: questo si accentua o compare durante la palpazione dell’area interessata o durante i movimenti attivi e passivi che coinvolgono il tendine. Il tendine degenerato ha una resistenza ridotta ed è più suscettibile a rotture complete o parziali.

Le infiammazioni a carico delle strutture tendinee del piede sono in aumento, non solo per un incremento della pratica dell’attività sportiva anche in giovane età, ma anche e forse soprattutto per l’uso di calzature inadatte indossate per  “moda”. Una tendinopatia sottovalutata e non adeguatamente trattata può evolvere in una tendinosi, patologia degenerativa cronica del tessuto tendineo.

Tendinopatie del piede

Tra le più comuni tendiniti al piede, quella più nota e diagnosticata frequentemente è quella che interessa il tendine d’Achille. Questo perché, collegando i muscoli del polpaccio con quelli della gamba – per la precisione il muscolo tricipite della Sura, formato a sua volta dai muscoli gemelli e dal soleo, con quelli del calcagno – rappresenta il tendine più lungo dell’intero corpo umano.

Infiltrazioni di monociti contro le tendinopatie croniche del piede e della caviglia

Particolarmente a rischio infiammazione è anche il tibiale posteriore, che scorre nel tunnel tarsale e si inserisce tra la parte interna della caviglia e il collo del piede. Questo particolare caso di tendinopatia è spesso associata al piede piatto.

Possono essere spesso interessati da infiammazioni anche i tendini estensori delle dita e i tendini dei flessori – questa tendinite colpisce in particolare i ballerini che danzano sulle punte.

Trattamento con Monociti

Prima di parlare di trattamenti di medicina rigenerativa,  è sempre bene chiarire come essi sfruttano il potenziale di rigenerazione implicitamente presente nelle cellule del nostro corpo. Le soluzioni adottate puntano quindi a due principali obiettivi:

  • lenire l’infiammazione;
  • favorire la rigenerazione delle cellule di alcuni tipi di tessuto.

È chiaro come questi soluzioni abbiamo più effetto su pazienti giovani che anziani, in cui il potenziale di rigenerazione è chiaramente scarso o assente. In questi ultimi soggetti, di conseguenza, si potranno utilizzare trattamenti di medicina rigenerativa quasi esclusivamente in termini di stimolo antinfiammatorio.

In questo particolare e innovativo quadro appena tracciato, le cellule mononucleate da sangue periferico possono dare risultati davvero soddisfacenti per il trattamento delle tendinopatie del piede.  Queste non sono altro che le stesse cellule che in condizioni naturali concorrono al meccanismo di auto guarigione dei tessuti. Sono le sentinelle della nostra omeostasi interna ed hanno la straordinaria capacità di richiamare ed indirizzare le cellule staminali residenti verso processi riparativi.

Quale differenza con il PRP?

Nella tecnica che utilizza i monociti, i globuli bianchi di grandi dimensioni che maturano all’interno del midollo osseo, si utilizza un semplice prelievo di sangue venoso.

Il materiale ematico viene poi lavorato tramite un procedimento definito di “filtrazione selettiva”, e non centrifugato, come invece richiede la procedura per ottenere il P R P, con il fine di isolare i monociti.

Infiltrazioni di monociti contro le tendinopatie croniche del piede e della caviglia

Il grosso vantaggio di questa tecnica davvero innovativa è nella scarsissima invasività per il paziente. Pur essendo semplice come il P R P, ha una capacità rigenerativa indubbiamente maggiore che rende efficace solitamente, benché non sia una regola fissa, una sola infiltrazione per ottenere risultati più che soddisfacenti.

Le cellule mononucleate svolgono tre principali azioni:

  • angiogenesi: grazie all’interazione col tessuto profondo rilasciano esosomi che concorrono alla formazione di nuovi vasi sanguigni;
  • modulazione dell’infiammazione: è dimostrato che un concentrato di cellule mononucleate da sangue periferico introdotto in un tessuto che presenta infiammazione cronica, polarizza il macrofago dalla fase M1 (fase di quiescenza) a M2, dando lo “start” per la fase riparativa.
  • differenziativa: le cellule mononucleate, dotate appunto di un solo nucleo, sono capaci di differenziarsi e concorrere alla riparazione dei tessuti.

In particolare, l’innovativa sistema MONOCYTES MNC-001 è un assemblato di dispositivi medici di classe IIA destinato alla processazione di sangue periferico autologo umano per l’ottenimento di cellule nucleate totali.

Nel trattare le tendinopatie, anche le più acute, sono solito utilizzare con efficacia questo tipo di sistema.

Non esitare a contattarmi, se anche tu vuoi risolvere i tuoi fastidi ai tendini del piede.

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1 Comment

  1. […] infiltrazioni di monociti prelevati dal sangue; […]

    14 Aprile 2021

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