I peptidi bioattivi per arginare la degenerazione cartilaginea

Peptidi Bioattivi

Il benessere delle articolazioni è fondamentale per tutti gli sportivi, ma anche per gli anziani e tutte le classi deboli della società, per svolgere i movimenti con maggiore fluidità e senza la fastidiosa sensazione di dolore, rigidità o altri piccoli disturbi che li possono accompagnare.

D’altronde, il 10% degli over 65 soffre di artrosi. Invecchiamento, stress, intensa attività sportiva, micro lesioni o fratture: sono tante le cause che concorrono a questa forma di patologia degenerativa, che non ha cure definitive se non la prevenzione e l’utilizzo di chirurgia protesica. In questi ultimi anni si è affacciata però una nuova possibilità per impedirne l’ulteriore deterioramento della cartilagine e favorire l’auto rigenerazione dei tessuti.

Parliamo della Medicina Rigenerativa, l’ultima frontiera terapeutica contro le malattie cronico-degenerative delle articolazioni.

Le articolazioni umane

Le articolazioni concorrono con le ossa a formare l’apparato scheletrico. Si distinguono per forma, grado e mobilità e il loro ruolo principale è quello di tenere uniti i segmenti ossei al fine di assicurare flessibilità e sostegno, indispensabile per sorreggere lo scheletro. Sono composte da: capo articolare (parte terminale dell’osso), cartilagine, cavità articolare, capsula articolare, membrana sinoviale, sinovia e legamenti intrinseci. La cartilagine articolare ha il ruolo di proteggere le ossa e di ridurre lo sfregamento, che potrebbe portare ad un loro danneggiamento e di conseguenza al dolore. Essa, aderisce alle ossa grazie al collagene che rappresenta il 67% della sua struttura, ed è estensibile, deformabile, rigido e flessibile.

Il termine collagene identifica tutte le proteine caratterizzate da una struttura fibrosa a tripla elica destrogira allungata, in cui l’unità strutturale è rappresentata dal tropocollagene, macromolecola costituita dalla ripetizione di tre aminoacidi: glicina, prolina ed idrossiprolina. Per mantenere una cartilagine sana e ben formata, è necessario introdurre i suoi elementi strutturali tramite l’alimentazione, l’infiltrazione o l’integrazione.

La medicina rigenerativa come cura prima della chirurgia protesica

La medicina rigenerativa è quindi la soluzione ideale per lenire processi infiammatori dati dalla degenerazione del tessuto cartilagineo, oltre che utile strumento per favorire la riparazione dello stesso.

Il principio è questo: nel nostro corpo ci sono tutti gli strumenti idonei per attivare una riparazione autonoma. Questi meccanismi vanno però, in diversi casi, stimolati. Gli strumenti che la Medicina rigenerativa usa vengono dal corpo e sono:

  • cellule mesenchimali ricavate dal midollo osseo;
  • cellule mesenchimali ricavate dal tessuto adiposo;
  • gel piastrinico, ricavato dal sangue del paziente, conosciuto come p r p;
  • infiltrazioni di monociti prelevati dal sangue;
  • acido ialuronico;
  • peptidi bioattivi.

Le ultime due voci di questa lista sono strutture chimiche conosciute e ormai diffuse in molti prodotti in commercio. Possono talvolta essere utilizzate anche insieme per ottenere effetti migliori ed accorciare i tempi di guarigione delle cellule articolari.

I Peptidi Bioattivi - Che cosa sono?

Se molto si conosce ed è già stato scritto delle cellule mesenchimali, del p r p e dell’acido ialuronico, molti pochi scritti sono stati dedicati a quelle che possono essere le applicazioni dei peptidi bioattivi in ambito ortopedico. Prima di riferirci ai loro utilizzi, è quindi fondamentale capire di cosa stiamo parlando.

I Peptidi Bioattivi sono una sequenza di aminoacidi, che contribuiscono alla produzione delle varie proteine di un organismo e che sono coinvolte nei vari processi che si generano in quest’ultimo. La caratterizzazione funzionale e chimico-fisica di questi elementi ha consentito di comprenderne al meglio le potenziali funzioni biologiche e soprattutto di riprodurli adeguatamente in laboratorio.

Agendo come dei messaggeri cellulari, i Peptidi Bioattivi sono in grado di stimolare la rigenerazione delle fibre di collagene e di aumentare la quantità di acido ialuronico a livello articolare. In particolare, riducono la produzione dell’organismo di interleuchine, molecole create in risposta all’infiammazione e responsabili del deterioramento delle articolazioni e del derma. Per questa loro capacità, sono già ampiamente usati in ambito estetico.

L’utilizzo dei peptidi bioattivi in ortopedia

Se la forma della articolazione del paziente non ha mutato la sua composizione naturale a seguito di un processo di deterioramento causato da artrosi, i peptidi bioattivi possono essere utilizzati come supporto locale alle infiltrazioni di acido ialuronico, andando ad aumentare quella che è l’efficacia di un singolo trattamento.

I peptidi sono infatti ottimizzati per massimizzare la stimolazione delle cellule umane coinvolte nella biosintesi di collagene. L’effetto terapeutico dei peptidi si basa su due meccanismi:

  1. Fornire gli aminoacidi che stanno alla base della struttura del collagene;
  2. Stimolare la sua sintesi cellulare.

Molti pazienti, lamentano spesso l’inefficacia dei trattamenti con il solo acido ialuronico: questo può avvenire per tutta una serie di motivi, che vanno dall’eccessivo degrado articolare a una sopravvalutazione del loro potere curativo da parte del paziente.

Le infiltrazioni di acido ialuronico non vanno infatti intese come una cura per l’artrosi, ma un trattamento conservativo atto ad allontanare nel tempo i progressivi danni che questa patologia può portare. Va ricordato che questo tipo di trattamento risulta di efficacia minore quando si ha anche un processo infiammatorio in corso che, producendo enzimi litici, degrada ulteriormente l’articolazione.

In una fase di degenerazione media vengono indicate maggiormente le iniezioni con cellule mesenchimali o p r p, che con maggiori proprietà rigenerative, rallentano l’usura cartilaginea.

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