Nel panorama della medicina moderna, il concetto di “Fast Track” ha guadagnato sempre più rilevanza, soprattutto nei contesti degli interventi mini invasivi e delle protesi.
Questo protocollo mira a ottimizzare i risultati clinici riducendo al minimo il tempo di degenza ospedaliera e accelerando il recupero del paziente. Esaminiamo quindi più da vicino il protocollo Fast Track e il suo impiego in ambito chirurgico.
Protocollo Fast Track
Il Protocollo Fast Track è una strategia multidisciplinare che coinvolge chirurghi, anestesisti, infermieri e fisioterapisti, progettata per minimizzare lo stress fisiologico del paziente durante l’intervento chirurgico e accelerare il processo di recupero.
Tale approccio prevede una rigorosa valutazione pre-operatoria, l’ottimizzazione dello stato nutrizionale del paziente, la gestione del dolore tramite tecniche anestesiologiche avanzate e una precoce mobilizzazione post-operatoria.
Fast Track Surgery
Con il termine “Fast Track Surgery” si identifica invece la metodologia chirurgica, basata sull’applicazione del Protocollo Fast Track durante l’intervento stesso.
Mettere in atto una Fast Track Surgery significa:
- utilizzare tecniche mini invasive,
- ridurre al minimo l’uso di drenaggi e cateteri,
- favorire una rapida ripresa delle normali funzioni fisiologiche del paziente.
La chirurgia Fast Track ha anche dimostrato di ridurre il rischio di complicanze post-operatorie, come ad esempio le infezioni del sito operatorio e le tromboembolie venose, migliorando significativamente l’esperienza complessiva del paziente.
Recupero funzionale rapido grazie al Fast Track
Il Protocollo Fast Track – come dicevamo – è ampiamente associato a un recupero funzionale più rapido nei pazienti sottoposti a interventi chirurgici; il che lo rende una pratica medica molto vantaggiosa, sia per il chirurgo che per il paziente.
In particolar modo nei pazienti che subiscono interventi ortopedici, come le artroplastiche dell’anca e del ginocchio e interventi alla mano per sindrome tunnel carpale con tecnica ECTR Endoscopica, i risultati ottimali del protocollo Fast Track sono ancora più evidenti.
Grazie alla gestione efficace del dolore e alla stimolazione precoce dell’attività fisica, i pazienti possono infatti riprendere le normali attività quotidiane più rapidamente rispetto ai protocolli tradizionali.
Fast Track Surgery nella chirurgia protesica dell’anca
L’adozione della Fast Track Surgery nel campo della chirurgia protesica dell’anca ha rivoluzionato l’approccio alla gestione perioperatoria dei pazienti.
Utilizzando tecniche mini invasive e protesi di ultima generazione, i chirurghi possono ridurre il trauma tissutale e migliorare la stabilità dell’impianto della protesi dell’anca, consentendo al paziente di beneficiare di una degenza ospedaliera più breve e di un recupero più rapido.
Per saperne di più sulla protesi all’anca, cos’è, quando serve e quando si può evitare, leggi l’articolo dedicato.
Fast-Track nella chirurgia della mano per la sindrome del tunnel carpale
La sindrome del tunnel carpale è una patologia molto comune e altamente invalidante; la strategia Fast Track ha dimostrato – anche in questo ambito – di essere altamente efficace nel promuovere un recupero rapido e una ripresa ottimale delle funzioni articolari.
L’uso di tecniche endoscopiche mininvasive, la cui durata è in media di 90 secondi per intervento, e di tecniche anestesiologiche locali consente ai pazienti di tornare a una normale vita attiva più velocemente.
Inoltre, nel caso di una patologia bilaterale, la possibilità di operare entrambe le mani può garantire minor dolori post-operatori e – di conseguenza – una maggiore soddisfazione complessiva, rispetto agli approcci tradizionali.
La ripresa dell’uso della macchina è in media di 48/72 ore dall’intervento, con una fasciatura compressiva che si rimuove e si sostituisce come un semplice cerotto, senza necessità di apporre punti, spesso dolorosi da rimuovere.
Per approfondire il tema della chirurgia ortopedica della mano, in relazione al protocollo Fast Track leggi l’articolo specifico > https://www.giuseppeteori.it/patologie-della-mano-chirurgia-ambulatoriale/
Fast-Track nella protesi mininvasiva di ginocchio
Anche nella chirurgia del ginocchio e soprattutto nella chirurgia protesica, la strategia Fast Track ha dimostrato di essere altamente efficace nel promuovere un recupero rapido e una ripresa ottimale delle funzioni articolari.
L’uso di protesi mininvasive e tecniche anestesiologiche avanzate consente ai pazienti di tornare alla loro vita attiva più velocemente, grazie a minor dolori post-operatori, garantendo così una maggiore soddisfazione complessiva, rispetto agli approcci tradizionali.
Per approfondire il tema della chirurgia ortopedica del ginocchio, in relazione al protocollo Fast Track leggi l’articolo specifico.
In conclusione, il Fast Track rappresenta un importante passo avanti nell’ottimizzazione dei risultati clinici e nell’esperienza complessiva del paziente negli interventi mini invasivi e nella chirurgia protesica.
L’adozione di questo approccio multidisciplinare è destinata a diventare sempre più diffusa, portando benefici tangibili sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
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