La fragilità ossea e la malattia da fragilità è una condizione che richiede una particolare attenzione, poiché può avere conseguenze significative sulla salute e sulla qualità della vita del paziente.
In questo articolo, cercheremo di capire meglio cos’è esattamente la malattia da fragilità ossea e cosa sono le fratture da fragilità, ma soprattutto metteremo in luce QUANDO e PERCHÉ è il caso di preoccuparsi, in quanto alcune fratture possono anche essere il sentore di qualcosa di più grave, o i segni clinici obbiettivi che possono far pensare a una malattia da fragilità.
Cos’è la Malattia da fragilità ossea?
La fragilità ossea è una condizione caratterizzata dalla perdita di densità minerale dell’osso, con conseguente diminuzione della resistenza ossea, che comporta una progressiva alterazione della quantità e della qualità del tessuto osseo.
Ecco alcuni campanelli d’allarme:
- perdita di altezza superiore ai 2 cm negli uomini o 4 cm nelle donne, anche in pieno benessere fisico e senza la comparsa di fratture.
- Perdita di altezza nell’uomo over 50 è un fenomeno non naturale quando si superano i 2 cm.
- Perdita di altezza nella donna over 45 è un fenomeno non naturale quando si superano i 4 cm.
Monitorando tali parametri annualmente e confrontandoli con la propria altezza giovanile (misurata a circa 18 anni), possiamo dedurre un’informazione spesso non considerata dai pazienti e dal personale sanitario, ma molto importante.
Spendiamo ulteriori parole su questo dato perché, nonostante sia il primo segnale d’allarme per una malattia da fragilità, spesso non è un dato che viene raccolto e monitorato durante le visite mediche generica, ma piuttosto spesso confuso dal paziente o misconosciuto o non soppesato in modo adeguato.
Le ossa diventano quindi inevitabilmente più fragili e suscettibili alle fratture, anche in seguito a traumi lievi.
Questo fenomeno viene spesso associato erroneamente al naturale processo d’invecchiamento, ma può colpire anche individui più giovani, specialmente se affetti da patologie come l’osteoporosi precoce.
L’osteoporosi è – a sua volta – una malattia da fragilità in cui le ossa diventano porose e più vulnerabili alle fratture, che può essere causata da vari fattori di rischio, tra cui una bassa densità ossea, carenze nutrizionali, mancanza di attività fisica e predisposizione genetica.
Cosa si intende quindi per “fratture da fragilità”?
Le fratture da fragilità o fratture da osteoporosi si verificano quando le ossa diventano talmente deboli da rompersi facilmente, anche in assenza di traumi evidenti.
Le aree più colpite solitamente includono il collo del femore, la colonna vertebrale, omero prossimale e il polso.
Le fratture da fragilità possono ovviamente causare dolore significativo, limitare la mobilità del paziente e portare quindi inevitabilmente a una riduzione della qualità della vita.
È importante sottolineare che queste fratture possono verificarsi anche durante attività quotidiane apparentemente innocue, come ad esempio salire le scale o persino tossire.
Ma quali sono le cause delle fratture da fragilità?
- Predisposizione genetica
Alcune persone possono ereditare una maggiore predisposizione alla fragilità ossea.
- Carenze nutrizionali
Una dieta povera di calcio e vitamina D può contribuire alla fragilità ossea.
- Sedentarietà
La mancanza di esercizio fisico può indebolire le ossa nel tempo.
- Età
L’invecchiamento è un fattore di rischio significativo per la fragilità ossea.
Quando una frattura può essere il primo campanello d’allarme, come sintomo di qualcosa di più grave?
Le fratture da fragilità non dovrebbero mai essere ignorate, in quanto possono essere il segnale d’allarme per la diagnosi di un problema sottostante molto più serio.
Quando una persona subisce una frattura, seppur senza un motivo apparente o con un trauma che ne giustifichi l’entità, è fondamentale prendere subito in considerazione anche la possibilità che si tratti di un problema di fragilità ossea, a prescindere dall’età.
In particolar modo, una frattura al polso, alle vertebre, dell’omero prossimale e/o del femore possono essere i primi campanelli di allarme di condizioni cliniche, come l’osteoporosi o altre malattie metaboliche.
Una valutazione medica completa è essenziale per identificare la causa sottostante della fragilità ossea e implementare interventi preventivi.
Ecco a cosa prestare attenzione:
- Fratture ricorrenti
Il verificarsi di fratture ripetute, potrebbe essere indicativo di una fragilità ossea.
- Perdita di altezza
Soprattutto le fratture vertebrali possono causare una progressiva perdita di altezza ma non solo, anzi, la perdita di altezza precede le fratture e ne è un indice prognostico.
- Postura alterata
Le fratture vertebrali possono influenzare anche la postura e la forma della colonna vertebrale.
In conclusione, la conoscenza della patologia “fragilità ossea” e delle fratture da essa derivate è cruciale per la sua prevenzione e per una diagnosi e gestione precoce.
Riconoscere i primi campanelli d’allarme può consentire interventi tempestivi, migliorando la qualità della vita e riducendo il rischio di complicanze.
È bene ricordare sempre che:
TUTTE LE FRATTURE SUBITE TRA I 50 E I 70 ANNI
devono essere considerate gravi e analizzate in modo approfondito,
perché c’è sempre anche l’osteoporosi tra le sue cause scatenanti.
È bene ricordare sempre che:
LA MISURA DELLA PROPRIA ALTEZZA È DA EFFETTUARSI
ALMENO UNA VOLTA L’ANNO tra i 50 e i 70 anni.
Devono essere considerate gravi e analizzate in modo approfondito le discrepanze maggiori di 2/3 cm negli uomini e di 3/4 cm nelle donne,
perché se la differenza risulta maggiore (in confronto all’altezza registrata a 18-20 anni) potrebbe esserci sintomo di una malattia da fragilità! In tal caso è importante rivolgersi a uno specialista del metabolismo muscolo-scheletrico che prescriverà accertamenti strumentali ed ematici.
In caso di preoccupazioni riguardo alla fragilità ossea, consultare un professionista medico come un Bone Doctor è sempre la scelta migliore.
Combatti l’osteoporosi per dare un calcio alle fratture!